obelisco

  L' OBELISCO NERO, IL PIU'      ALTO DEL MONDO

 Viene definito obelisco un"monumento celebrativo formato da un tronco di piramide alto e stretto, che culmina con una punta piramidale chiamata piramidion".

Gli obelischi antichi venivano ricavati da un unico blocco di pietra (monolito), mentre quelli moderni sono stati realizzati in più parti e con materiali più diversi (cemento armato, materiale plastico, ecc.)

Gli obelischi sono generalmente in origine egizia, trasportati in molte parti del mondo (la città che ne vanta il maggior numero è Roma con ben 13 obelischi, tutti originali), ma oggi ne esistono molti altri in varie città.

Il nome deriva dal greco "obelos", ovvero spiedo.

In genere, gli obelischi sono in granito (roccia ignea) o in calcare (roccia sedimentaria), quindi il loro colore è variabile e assume tonalità diverse dal chiaro al rossiccio al marroncino.

Ad oggi, però, è conosciuto un obelisco di colore nero ed è "l'Obelisco Nero del re Salmanassar III".

Questo obelisco è in calcare nero con bassorilievi, proveniente da Nimrud, nell'Iraq occidentale.

Questa struttura è alta meno di 2 metri; misura esattamente cm 197,85 con una base di cm 45,08 ed è attualmente esposta al British Moseum di Londra, ed è l'unico obelisco nero conosciuto.

Il nuovo obelisco di Gazzaniga, in marmo nero (calcare nero), è alto invece 6,20 metri ed è formato da 3 pezzi sovrapposti tagliati e lucidati, provenienti da un'unica vena appunto di "marmo nero di Gazzaniga e Orezzo".

In effetti, le vecchie cave di questa preziosa pietra erano presenti sia nel territorio di Gazzaniga (Masserini e Plaz) sia in Orezzo (monte Cedrina), quando qesto comune era autonomo e staccato da Gazzaniga.

Questo blocco di pietra lavorata, pertanto, potrebbe essere senza ombra di dubbio definito: " "il più alto obelisco in marmo nero oggi esistente".

Questa affemazione trova riscontro in una ampia ricerca effettuata sui libri di storia, di arte antica e su Wikipedia Italiana e Inglese.

E' un orgoglio per la popolazione di Gazzaniga sapere quinde che questa struttura potrebbe essere inserita nel "guinnes dei primati".

Questa importante e singolare realizzazione ( sia per la storia del marmo nero sia per l'originalità della forma) è stata resa possibile grazie alla passione e al lavoro dei componenti della Commissione Cultura della Sottosezione CAI di Gazzaniga, che da alcuni anni hanno riscoperto la nostra storia, le antiche cave e le vicende del "Marmo Nero d'Italia", come è stato chiamato fino alla metà del 1900,

Sfortunatamente, nel 1960 l'estrazione della preziosa pietra è cessata e le cave sono state, purtroppo definitivamente chiuse.

L'obelisco nero collocato nel centro della rotatoria all'ingrasso nord di Gazzaniga sta a significare tutto questo, e il grande lavoro e la fatica dei nostri avi che anno operato, senza gli attuali mezzi tecnologici, nelle cave di Marmo Nero dislocate in posti, a quei tempi non certo facilmente accessibili, nei Comuni di Gazzaniga e di Orezzo.

Un ringraziamento dovuto e un ricordo perenne e duraturo. 

                                      Angelo Ghisetti

 

  Tratto da il giornale della media valle

                     PAESE MIO

                         n.63

 

     

 

 

 

 

 Angelo Ghisetti

  Guido Valoti